I soliti ignoti

Data attività: 
Mercoledì 14 Febbraio 2018
Organizzatore: 
Daniele M.
Tipo: 
Cinema

I soliti ignoti

Un film di Mario Monicelli. Con Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Renato Salvatori, Totò, Carla Gravina.
Claudia Cardinale, Tiberio Murgia, Carlo Pisacane, Memmo Carotenuto, Lella Fabrizi, Gustavo Serena, Rossana Rory, Gina Rovere, Elvira Tonelli, Elena Fabrizi, Pasquale Misiano, Renato Terra, Aldo Trifiletti, Nino Marchetti, Gina Amendola, Mario Feliciani, Mimmo Poli, Mario De Simone
Commedia, durata 111 min. - Italia 1958

Gassman è Peppe, un pugile balbuziente in disarmo, Mastroianni è Tiberio, che bada al pupo mentre la moglie è in prigione, Salvatori è Mario, perditempo bonaccione che si fa mantenere dalle vecchie zie, Murgia è Ferribotte, siciliano geloso della sorella Carmela (Claudia Cardinale), Pisacane è Capannelle, dalla storica fame arretrata. Poi c'è Totò, il "maestro". Si presenta l'occasione per un colpo facile: scassinare una cassaforte in tutta tranquillità, sfondando un sottile muro che divide un'abitazione privata dal monte dei pegni. La "banda" prepara tutto come ha visto fare nei film, usa tutti i mezzi necessari (Gassman all'occorrenza seduce Carla Gravina, anche se poi non servirà), riprende persino (con cinepresa rubata) il luogo del colpo. Alla fine agiscono, aprono porte e sfondano il muro, solo che per un insignificante cambio di mobili si trovano nella cucina dello stesso appartamento. Nel frigorifero c'è pasta e ceci. Siedono al tavolo e... cenano. Val la pena di fare altri nomi: Age, Scarpelli e Suso Cecchi D'Amico alla scrittura. E naturalmente Monicelli alla regia. Capolavoro per molte ragioni. Il "comico" che diventa "cosa seria", non solo espressione di gag estemporanee o di gestacci scontati e conosciuti; Gassman, fino allora noto per i classici in teatro o per ruoli di cattivo (alla Riso amaro), che diventa un attore comico, e continuerà su quella strada ( La grande guerra, Brancaleone, Il sorpasso); la forza irresistibile di certi caratteri, Murgia e Pisacane, che divennero precedenti imprescindibili; la capacità del film di rappresentare, col sorriso-un-po'-triste, quel momento storico difficile ma che forse sarebbe stato abbastanza felice, e che poi in effetti lo fu. Non si contano i remake, anche a Hollywood. Sarebbe seguita la stagione della cosiddetta commedia italiana, capace (quasi) di riproporre la straordinaria qualità e importanza del movimento neorealista di vent'anni prima. La memoria del cinema rimanda alcune sequenze magnificamente storiche: la lezione di cassaforte di Totò, Gassman balbuziente che conta il tempo e dieci secondi diventano un minuto, il muro interno sfondato per niente. I soliti ignoti rappresenta quel "sorriso intelligente" che è un'opzione primaria e benemerita del cinema: da Chaplin a Tati, da Wilder a Allen. Con questo Monicelli siamo da quelle parti e a quei livelli. Ma c'è dell'altro. Il film, rivisto oltre quarant'anni dopo, non ha perso vedibilità. Anzi, adesso si ritrova cinque stelle, da quattro che ne aveva nella prima edizione del "Farinotti".

Titolo originale I soliti ignoti
Lingua originale italiano
Paese di produzione Italia
Anno 1958
Durata 102 min
Dati tecnici B/N
rapporto: 1,33:1
Genere commedia
Regia Mario Monicelli
Soggetto Age & Scarpelli
Sceneggiatura Mario Monicelli, Suso Cecchi D'Amico, Age & Scarpelli
Produttore Franco Cristaldi
Casa di produzione Vides Cinematografica, Cinecittà (Stabilimenti Cinematografici), Lux Film
Distribuzione (Italia) Lux Film
Fotografia Gianni Di Venanzo
Montaggio Adriana Novelli
Musiche Piero Umiliani
Scenografia Vito Anzalone
Costumi Piero Gherardi
Trucco Romolo De Martino
Interpreti e personaggi

Vittorio Gassman: Giuseppe Baiocchi, detto "Peppe er Pantera" [1]
Marcello Mastroianni: Tiberio Braschi
Renato Salvatori: Mario Angeletti
Totò: Dante Cruciani
Claudia Cardinale: Carmelina Nicosia
Tiberio Murgia: Michele Nicosia detto "Ferribotte", suo fratello
Memmo Carotenuto: Cosimo Proietti
Carlo Pisacane: Pierluigi Capannelle
Carla Gravina: Nicoletta
Rossana Rory: Norma
Nino Marchetti: Luigi, l'impiegato del banco dei pegni
Gina Rovere: Teresa, la moglie di Tiberio
Lella Fabrizi: una delle tre "mamme" di Mario
Gina Amendola: una delle tre "mamme" di Mario
Elvira Tonelli: una delle tre "mamme" di Mario
Mario Feliciani: il commissario di polizia
Mimmo Poli: un carcerato
Mario De Simone: il ricettatore
Aldo Trifiletti: Fernando, il portiere dello stabile di Nicoletta
Gustavo Serena: il guardiano dell'orfanotrofio
Pasquale Misiano: Massimo
Renato Terra: Eladio
Ida Masetti: Gabriella
Edith Bruck: donna che litiga sotto il lucernario
Lisa Romey: Emilia
Roberto Spiombi: Piero

Doppiatori italiani

Marcello Prando: Mario Angeletti
Renato Cominetti: Michele Nicosia detto "Ferribotte"
Lucia Guzzardi: Carmelina Nicosia
Nico Pepe: Pierluigi "Capannelle"
Monica Vitti: Norma
Aldo Giuffré: il commissario di Polizia
Franco Latini: il ricettatore

Premi

2 Nastri d'argento 1959: migliore attore protagonista (Vittorio Gassman), migliore sceneggiatura (Age & Scarpelli, Suso Cecchi D'Amico, Mario Monicelli)
Festival internazionale del cinema di San Sebastián 1958: Silver Seashell (Mario Monicelli)
Premio Oscar: Nomination miglior film straniero

Galleria fotografica

la locandina del film

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Spettatori presenti: 18

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